Protocolli per vending machines

Protocolli per vending machines
Cosa sono? Quanti ne esistono e quale conviene scegliere?

Oggi, in Europa, le Vending Machines utilizzano due protocolli informatici principali: EXE (EXECUTIVE) ed MDB (MultiDrop Bus).

Che differenza c’è? Scopriamolo ripercorrendo la loro storia!

 

Dai distributori meccanici a quelli elettronici

Siamo negli anni ‘60, negli Stati Uniti, e i primi distributori automatici fanno la loro comparsa. Sono strumenti pensati per somministrare bevande fredde; il loro funzionamento è del tutto meccanico (utilizzano connessioni elettriche e relè).

Dobbiamo attendere gli anni ’80 per assistere all’ingresso dell’elettronica nella vita quotidiana; i microprocessori iniziano così ad essere utilizzati anche nei distributori per Vending.

 

Scarsità di monete? Nascono i validatori

Negli anni ’70, in Italia, si presenta una situazione davvero particolare: forse a causa dei turisti che le usano come souvenir o per una semplice speculazione… mancano le monete!

Per risolvere questo problema vengono introdotte periferiche poco comuni nel vending europeo: i validatori di monete e di banconote che non erogano resto ma memorizzano il credito introdotto su un supporto cashless. Si tratta, in sostanza, di schedine di plastica da obliterare (il precursore dell’attuale chiavetta).

 

Il protocollo EXE

Negli anni ‘80 la Mars Electronics, nata dall’azienda Mars produttrice degli snack, sviluppa il primo protocollo seriale (Protocol A), noto con il nome di “Protocollo Executive”.

Il sistema nasce prima per gestire la gettoniera rendiresto, e negli anni si evolve per essere utilizzato anche da sistemi cashless.

Con il protocollo EXE la transazione di vendita è controllata dalla gettoniera rendiresto e i prezzi possono essere gestiti nella macchina o nella rendiresto stessa.

 

Il protocollo MDB

Arrivano gli anni ‘90. Alla “Coke” (attuale Coca-Cola), serve un sistema rendiresto a basso costo, che lasci la parte elettronica per il controllo della transazione di vendita in carico al distributore. Nasce il protocollo MDB: MultiDrop Bus.

L’MDB diviene poi open source e si evolve, ma la sua modalità di funzionamento risponde sempre alla logica seriale in cui ogni dispositivo ubbidisce solo al comando inviato dal “cervello elettronico”: il master.

Economico e facilmente estensibile, l’MDP viene adottato dalla NAMA nel 1994, e prende il nome di ICP (Internal Communications Protocol) dopo essere stato ulteriormente sviluppato dalla EVMMA (European Vending Machine Manufacturers Association).

Nel 1998 le specifiche MDB e ICP vengono armonizzate e rilasciate come MDB/ICP versione 1.
La specifica attuale (versione 4.3), è supportata da NAMA, EVMMA ed EVA e consente un trattamento completo delle transazioni cash e cashless con servizi a più alto valore aggiunto.

MDB si presta ottimamente anche a funzioni come il remote vend (la possibilità di selezionare il prodotto direttamente dallo schermo del telefono), il basket (la possibilità di selezionare più prodotti e acquistarli con un solo pagamento) e la gestione di coupons prepagati.

 

Quale protocollo scegliere oggi?

Il protocollo MDB è oggi l’unico protocollo Vending di interconnessione macchina-periferiche che può essere definito standard a livello mondiale. Tuttavia alcuni dei più grandi mercati del Vending in Europa (Italia, Francia e Spagna) non hanno mai abbandonato Executive, che qui rappresenta ancora il 90% dei VMC.

Questo deriva in parte dall’abitudine dei gestori ad utilizzare protocolli già presenti nel proprio parco macchine, in parte dalla legislatura di questi Paesi che prevede particolari modalità di trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Il protocollo EXE offre infatti il vantaggio di poter estrarre in modo completo i report di audit anche complessi dal sistema master (che sono progettati proprio per gestire i dati contabili delle transazioni), funzione non sempre possibile direttamente dal distributore automatico, progettato per erogare i prodotti.

 

I protocolli ibridi del 2000

All’inizio del nuovo secolo nascono soluzioni di compromesso tra i due protocolli. Questa volta il master (sistema cashless o rendiresto) si collega in Executive verso il distributore automatico e in MDB verso le altre periferiche.

Questo tipo di architettura unisce i vantaggi dei due protocolli: la completezza di gestione delle informazioni di EXE e l’economicità e modularità di MDB.

La sua diffusione nei Paesi che prima utilizzavano prettamente EXE, ha consentito ai gestori di allargare il ventaglio della loro offerta e ha permesso loro di scegliere di collegare le singole periferiche in base a criteri di convenienza tra prezzo e prestazioni.

 

Una soluzione alternativa: un sistema master come unità centrale tra la VM e i sistemi di pagamento

I problemi più comuni per i gestori di distributori per vending sono gli atti di furto e vandalismo.
In questi casi, solitamente, i ladri attaccano la gettoniera.
Nei casi in cui la gettoniera sia corredata da un master in protocollo EXE, non solo si perdono anche i dati contabili, ma sarà necessario procedere alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate che dovrà autorizzare la sostituzione con un nuovo master, con conseguente blocco del lavoro e perdita di incassi.

Separando l’unità centrale dalla gettoniera invece, il danno sarà limitato alla perdita dell’incasso presente in gettoniera e al valore del dispositivo da sostituire.

Questo è quello che accade, per esempio, con il nostro sistema Caiman.

 

A noi la consulenza, a voi la scelta

Come sempre la scelta del migliore protocollo sarà condizionata dal contesto di business, dai relativi vincoli (per esempio quelli legislativi, diversi per ogni Paese) e dagli obiettivi del gestore.

La valutazione caso per caso e la possibile integrazione intelligente dei protocolli è la soluzione più conveniente.
È questo che intendiamo quando dichiariamo di essere una “guida sicura nel vending”: l’esperienza acquisita negli anni e la nostra tendenza naturale ad adeguare prodotti e servizi alle esigenze specifiche delle aziende ci rende, in primis, consulenti.

I nostri esperti sono quindi a vostra disposizione per qualsiasi dubbio, informazione, confronto.

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